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  • CIAU invita a difendere l'ART.18 dello Statuto dei Lavoratori da ogni modifica, i lavoratori attuali e quelli futuri hanno diritto alla stessa dignità e tutela, firma anche tu per estendere la tutela dai licenziamenti ingiusti a tutti i cittadini lavoratori (diciamo no ai sindacati ambigui e dalla doppia faccia, no agli accordi sulla pelle dei lavoratori e disoccupati);
  • Badanti extracomunitarie: molte furbe mettono annunci indicando "con conoscenze da infermiere professionale" pur non avendo titolo da infermiere. Smascherate le abusive dell'assistenza: per es. mettete degli annunci sui giornali alla ricerca di badante, con conoscenza di lingua spagnolo o ukraina per esempio, per assistenza ad anziano.
    Quando telefona chiedete le seguenti informazioni: se ha il permesso di soggiorno, da quanto tempo e come e' arrivata in Italia, titolo di studio, quanto chiede all'ora (se in nero o in regola), se fa anche terapie come iniezioni, somministrazioni medicine, cateteri, medicazioni ecc....., se fa assistenza a pagamento nelle corsie degli ospedali pubblici, e fatevi lasciare suo numero di telefono per poterla richiamare in caso di bisogno. Segnalate l'eventuale mancanza di permesso di soggiorno o abusivismo della professione infermieristica alla questura e al collegio Ipasvi della vs.citta';
  • NOVITA' [in Gazzetta Ufficiale N. 159 del 09 Luglio 2002 MINISTERO DELLA SALUTE - DECRETO 18 giugno 2002 - Autorizzazione alle regioni E NON ALLE UNIVERSITA' a compiere gli atti istruttori per il riconoscimento dei titoli abilitanti dell'area sanitaria conseguiti in Paesi extracomunitari] ...ED ORA ANCHE l'accettazione dei titoli di studi (corsi formativi scadenti e standard ben diversi da quelli italiani,anche di un solo anno, alla faccia della qualità dell'assistenza!) per INFERMIERI EXTRACOMUNITARI che cosi' non avranno più problemi per occupare i vostri posti di lavoro. Questo ennesimo regalo agli extracomunitari, (dopo la sanatoria per le badanti) è stato concesso dal Ministero sanità alle Regioni. E intanto voi studenti italiani continuate a sacrificarvi, anche economicamente, nelle università italiane...e alla fine del corso dove andrete a lavorare? Chiedetelo alle Asl e alle Regioni (fate tirocinio nei reparti gratis e non godete neppure del presalario di cui hanno goduto gli allievi del periodo del diplomificio di una volta: anni 80/90)
  • L'EQUIPOLLENZA tra vecchio e nuovo ordinamento recentemente sollecitata dai Collegi Ipasvi (chi li dirige? in gran parte forse da infermieri che hanno goduto del periodo del diplomificio delle varie scuole e convitti degli anni passati?) è uno schiaffo corporativo  ai tuoi sacrifici in ambito universitario;
    Secondo i dirigenti del Collegio Ipasvi il diploma e' uguale alla Laurea (incredibile mostro giuridico) affermano difatti che non ci sono infermieri di serie A e di serie B (quindi per l'Ipasvi non ci sono titoli di studio di serie A e di serie B...sogniamo o siamo desti?) ...e allora perche' istituire la Laurea di infermiere se alla fine sono tutti uguali? Anzi il collegio Ipasvi aveva pensato bene (ma forse dopo le nostre critiche ci hanno ripensato) di favorire ancora di piu' chi non ha la laurea ma che ha solo il vecchio diploma accettando lo sbarramento di 5 anni di lavoro per i neolaureati infermieri, impedendo per ben lunghi 5 anni a quest'ultimi di iscriversi cosi' alla laurea specialistica di secondo livello e favorendo quindi l'iscrizione a questi corsi solo di quelli che gia' lavorano, ossia i vecchi infermieri diplomati! (e lo stesso per adesso vale per le iscrizioni ai Master professionali)! E le Universita' stanno a guardare?
  • CAOS NELLE FIGURE INFERMIERISTICHE? PER IL MINISTERO DELLA SALUTE E I COLLEGI IPASVI GLI INFERMIERI SONO SEMPRE TUTTI UGUALI?
    laureati, diplomati, corsi extracomunitari?
    Grazie ai Decreti recenti del Ministero della Salute (stranamente senza il concerto del Ministero dell'Universita' ?) ora quando avremo a che fare con del personale sanitario non sapremo se chi ci sta facendo l'assistenza infermieristica è:
    infermiere laureato (come si auspica di trovare sempre di piu'!!!!) o con diploma universitario;
    infermiere diplomato presso le vecchie scuole interne aziendali e convitti a cui si è regalato recentemente l'equipollenza, ossia lo stesso valore, alla Laurea;
    infermiere generico (neanche diplomato alle superiori);
    un infermiere pensionato (da quanto tempo? che aggiornamento professionale garantisce?) (grazie al recente decreto sull'emergenza infermieri del ministro Sirchia);
    infermiere extracomunitario con titolo di infermiere conseguito nel suo paese e grazie al quale è stato iscritto all'Albo professionale dal locale Collegio Ipasvi ;
    infermiere extracomunitario con titolo di infermiere conseguito nel suo paese il cui riconoscimento di valore è stato seguito e giudicato da un impiegato dell'amministrazione regionale (molte regioni sono state autorizzate a far questo da recente decreto del ministro Sirchia, a insaputa forse del Ministro dell'Universita'?);
    infermiere extracomunitario con titolo di infermiere conseguito nel suo paese che ha chiesto il riconoscimento dei suoi studi ad una università (procedura questa piu' seria!!!!);
    operatore OSS o super OSS (che dovrebbe svolgere molti compiti finora disimpegnati dagli infermieri), con istruzione media inferiore;
    una badante, ex clandestina, che usufruisce della sanatoria BossiFini (e che fa assistenza domiciliare, e anche somministrazione e controllo di terapie ecc...);
    e fermiamoci qua.
    In conclusione: con l'equipollenza, con il decreto riconoscimento titoli extracomunitari (nelle varie forme descritte senza un serio e reale esame universitario), la LAUREA DI INFERMIERE serve solo alla fine di tanti sacrifici a fare lo stesso lavoro delle figure sopra descritte, ad avere lo stesso trattamento economico. E allora le Università cosa aspettano a riprendersi il loro ruolo di formatori di eccellenza, visto che il presidente dei (da RIFORMARE) collegi Ipasvi Annalisa Silvestro ha scritto nella lettera aperta al governo "l'alta formazione degli infermieri è attenzione alla qualità di vita di tutti i cittadini italiani". L'equipollenza tanto invocata putroppo va contro la "alta formazione", ci pare evidente. I prossimi CONCORSI PUBBLICI dovranno essere indirizzati esclusivamente a reclutare personale con diploma universitario o LAUREA, senza queste ridicole equipollenze/sanatorie che vanno a svantaggio del cittadino che chiede finalmente di avere una assistenza infermieristica a livello universitario, come per i medici.

    INOLTRE SI RICHIEDE L'INQUADRAMENTO DELL'INFERMIERE LAUREATO NELL'OTTAVA QUALIFICA FUNZIONALE come previsto per il personale in possesso dell'abilitazione professionale (es: medico) ai sensi del DP.R. n.347/87 (vedasi sentenza Consiglio di Stato, sez. V, 16 luglio 2002, n. 3969).
  • RIFORMA COLLEGI IPASVI E DELL'ALBO PROFESSIONALE: ridenominazione da "Collegio" a "Ordine Professionale"; aggiornamento del regolamento interno prevedendo che gli organi direttivi, per garantire il rinnovamento e la riqualificazione della professione, siano composti in prevalenza da iscritti con abilitazione universitaria (ossia diploma universitario o laurea), mentre il personale delle vecchie scuole e ordinamenti (frutto del periodo del cosidetto diplomificio) avranno il 10% di rappresentanza per il periodo transitorio di 3 anni, dopodiche' gli organi saranno composti esclusivamente da personale con titolo universitario.
    Iscrizione al nuovo Albo Professionale consentita solo ad infermieri in possesso di diploma universitario e laurea, i vecchi iscritti non in possesso della predetta abilitazione universitaria per iscriversi dovranno superare l'esame universitario (E NON come adesso accade che per gli extracomunitari che vogliono iscriversi con il loro diplomino estero fanno un facile colloquio presso il Collegio invece che presso l'università).
  • Togliere dalla direzione e dai corsi nei poli formativi universitari presso le Asl/Università pubbliche le SUORE o altre FIGURE RELIGIOSE (anche extracomunitarie, molte entrate in Italia grazie al Vaticano) e teologi che hanno studiato alle pontificie extracomunitarie università e che insegnano, nei corsi statali per infermieri con i soldi dei cittadini italiani, la loro ideologia etica (bioetica), o i loro libri da molti ritenuti spazzatura (es.: Spinsanti/Furlan/Leone/D'Agostino ed altri);
    Inoltre attribuire gli insegnamenti nei corsi di laurea per infermiere e tutoraggio solo a docenti/personale laureato;
    Evitare le benedizioni nelle inaugurazioni di strutture ospedaliere pubbliche fatte da parte di rappresentanti di sette e associazioni religiose (Vaticano compreso) e smettere di titolare le stesse strutture a personaggi religiosi cattolici: la religione cattolica non e' piu' religione di stato;
    Basta inoltre poi con farcire i corsi di laurea di infermieristica con manuali copiati paripari da testi americani, con foto vecchie con infermieri neri, bibliografie tutte americane, leggi usi costumi e sistemi sanitari americani come per esempio Brunner Suddarth "Nursing medico-Chirurgico" dal costo di ben circa 300.000 lire
    Basta infine con la moda di usare parole straniere ridicole come per esempio "nursing" ed altre negli ospedali della repubblica italiani (per esempio "day-hospital", "day-surgery", "screening", ecc...);
  • ABOLIZIONE DEL COMITATO NAZIONALE DI BIOETICA: basta con questi signori non rappresentativi del popolo italiano, dei cittadini della repubblica laica (tra cui i soliti preti che sono dappertutto e che scambiano il diritto con la religione, e vogliono imporre la loro visione moralistica della vita), che si arrogano il diritto di sentenziare cio' che e' bene e non bene fare e pensare;
  • TIROCINIO: Chiamiamolo invece "APPRENDISTATO" perchè nei reparti ora vi fanno lavorare gratis, e voi siete appunto apprendisti nell'arte dell'assistenza, e per ridare agli studenti universitari il presalario/borsa di studio,  senza condizioni oltre che il merito, di cui godevano nel vecchio ordinamento tutti i corsisti delle scuole (i costi di studio universitari sono incomparabilmente più elevati rispetto a quelli delle vecchie scuole);
  • STATUS: Ridare lo status di Università ai corsi per infermieri abolendo termini scolastici/obsoleti come "allievo infermiere" (meglio 'infermiere tirocinante' o 'laureando infermiere', come per i medici), e come "scuola infermieri" o "scuola-convitto" (meglio Polo Formativo Universitario Infermieri ecc..);
  • TITOLI DI STUDIO: Riconoscimento del titolo di studio (Laurea) nel contratto dei dipendenti della sanità, prevedendo una specifica categoria per questo personale laureato (ora invece tutti sono allo stesso livello, anzi un infermiere normale puo' comandare come capo sala un infermiere laureato);
  • CONCORSI: Previsione nei concorsi pubblici delle Asl della Regione  di residenza (Governatorato) di un superiore punteggio e preferenza a chi ha frequentato i corsi universitari organizzati e finanziati dalle stesse università/asl/regione, per dare il meritato sbocco nelle strutture in cui si sono formati (coprendo con i tirocinii gratuiti anche vuoti di organico);
  • INVASIONE EXTRACOMUNITARIE: Contro la sanatoria per le badanti prevista dalla legge Bossi/Fini sulla regolamentazione dell'immigrazione extracomunitaria: le nostre città sono piene di sudamericane (Ecuador/Peru) e indiane (Ceylon) e Ukraine (quest'ultime sponsorizzate/pubblicizzate in Tv pubblica da Enzo Biagi) che generalmente in nero fanno ben più che una semplice assistenza alberghiera diurna/notturna agli anziani, sottraendo agli infermieri e agli studenti infermieri lavoro e reddito e determinanbdo un ribasso delle tariffe assistenziali: non dimentichiamoci degli oltre 12.000 infermieri disoccupati e precari (fonti dei collegi professionali 1999), altro che mancano infermieri! Altro che l'Infermiere di Famiglia, esiste già "l'extracomunitaria di famiglia" che si occupa di assistenza!!!!!;
  • Gli O.s.s.-operatori socio sanitari  (con diploma di scuola media inferiore, e semplice corso formativo di neanche 1 anno, senza dispendio di tasse universitarie e altri oneri ecc...) devono avere responsabilità civile/penale autonoma, gli infermieri (che hanno studiato e sostenuto tante spese in università per oltre 3 anni) non devono pagare per gli errori di questa figura (economicamente più vantaggiosa per le casse pubbliche) che riempirà sempre più le corsie a scapito degli infermieri laureati. Basta con la pubblicità nelle scuole che mancano gli infermieri, probabilmente per riempire dei corsi che altrimenti chiuderebbero o per rimpinguare le casse dei Collegi con le iscrizioni all'albo a pagamento (iscrizioni altrimenti in diminuizione).

  • Genova:In attesa della legge questura, Inps, ispettorato del lavoro organizzano uno sportello unico La carica delle Colf-Badanti. Sono cinquemila le extracomunitarie da regolarizzare  (articolo Il secoloXiX 18-5-2002)  Quante collaboratrici domestiche clandestine lavorano in città? Quante donne assistono gli anziani (ultimamente è tornato in auge il termine desueto di badanti) senza avere i documenti in regola? Le stime della questura sono abbastanza precise: tra le quattro e le cinquemila. Così si attrezza per la cosiddetta sanatoria delle colf, tassello della legge Bossi-Fini sull'immigrazione, che dovrebbe presto vedere la luce. Chi lavora come colf o come "badante", in questo caso, potrà mettersi in regola. Ci si attrezza e a Genova, prima città in Italia, viene firmato un protocollo d'intenti tra tutti i soggetti coinvolti nell'operazione. Gli effetti pratici: sia le colf, sia i datori di lavoro, troveranno nella stessa stanza attrezzata tutti gli sportelli utili, in maniera da poter risolvere la pratica senza innumerevoli code. Dove? Nel padiglione della Fiera del Mare alla destra del palasport, quello dove era attivo il mercato dei fiori. Una posizione ben servita dagli autobus e con un'ampia disponibilità di parcheggi. Ci saranno la polizia, l'Inps, le Poste e la direzione provinciale del Lavoro. Il Comune ha concesso l'uso dei locali con la formula del comodato gratuito. Il "quando" rappresenta ancora un punto interrogativo. E' un'opportunità da non perdere, sostengono all'unisono i promotori dell'iniziativa. Sia per le straniere che lavorano a Genova, sia per le famiglie che non si troveranno più in una situazione illegittima e rischiosa dal punto di vista  previdenziale e assicurativo. Cinquemila colf clandestine e, com'è facile intuire, dai diritti dimezzati. E i numeri della prossima sanatoria sono destinati a divenire ancora più elevati nella cosiddetta fase due, quando il meccanismo di regolarizzazione toccherà il mondo del lavoro, quello dell'edilizia in particolare. Nuovi extracomunitari in regola, oltre i venticinquemila che già oggi vivono e lavorano in città con i permessi. Ma qual è la platea complessiva di chi rischia, se fermato dalle forze dell'ordine, l'espulsione? Le proiezioni più pessimiste stimano in ventimila i clandestini che vivono nella provincia di Genova. Non tutti comunque così precari da dover sopravvivere di espedienti: la maggior parte, infatti, lavora in nero. Tra le donne che lavorano in casa e che assistono gli anziani la prevalenza netta è rappresentata da latino-americane radicate nel centro storico, dove hanno trovato l'appoggio di connazionali regolarizzate negli anni passati. Una comunità consistente, in grande maggioranza equadoriana, che ha ormai suoi punti di ritrovo e anche luoghi di culto, come le chiese della città antica dove si celebra la Messa in spagnolo. Marco Menduni
  • SUL SECOLO - ED. GENOVA DEL 23-7-02 SI LEGGE CHE IL VESCOVADO (OSPITE RELIGIOSO FACOLTOSO TOLLERATO DALLO STATO ITALIANO PURTROPPO A CAUSA DEI PATTI TRA MUSSOLINI E VATICANO) FA FARE TRANQUILLAMENTE CORSI DI ASSISTENZA AD EXTRACOMUNITARI SENZA CHIEDERE IL PERMESSO DI SOGGIORNO, SAPENDO BENISSIMO CHE QUESTE PERSONE ANDRANNO AD ALIMENTARE IL MERCATO NERO E ILLEGALE DELL'ASSISTENZA DOMICILIARE E OSPEDALIERA NOTTURNA, NON E' VERO CHE QUESTO PASSI INOSSERVATO COME CITATO NELL'ARTICOLO, FORSE LA QUESTURA CHIUDE UN OCCHIO, FORSE GLI OSPEDALI PUBBLICI CHIUDONO UN OCCHIO E NON SEGNALANO IL NUOVO REATO DI CLANDESTINITA', MA I CONTRIBUENTI ITALIANI CERTAMENTE NO: QUESTE PERSONE SI AVVALGONO DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE GRATIS, RICEVONO ASSISTENZA ANCHE SE SONO CLANDESTINI , ANCHE SE LAVORANO IN NERO E SENZA PERMESSO DI SOGGIORNO (ARRECANDO UN DANNO ALL'ERARIO PER TASSE E CONTRIBUTI EVASI) E AL CONTRIBUENTE ITALIANO QUESTE PERSONE IN OSPEDALE COSTANO AL GIORNO CIRCA 700.000 (LIRE). QUANTO PAGA IL VESCOVADO? SI OCCUPA IL VESCOVADO DEI DISOCCUPATI ITALIANI? HA PRESENTE CHE CONTRIBUISCE A RIDURRE IL MERCATO DI LAVORO AGLI STUDENTI ITALIANI DEI CORSI DI INFERMIERISTICA? INTERROMPIAMO E METTIAMO SOTTO CONTROLLO IL FLUSSO DI INGRESSO TRAMITE LA CONSULENZA DELLE ASSOCIAZIONI RELIGIOSE VIA UKRAINA (NAZIONE PRIVILEGIATA PER VIA DEL PAPA?)-UNGHERIA-GERMANIA-ITALIA- E LE MISSIONI (MISSIONI DI CHE?) DEL SUDAMERICA CHE AIUTANO A FAR ENTRARE IN ITALIA SCHIERE DI PERUVIANE-ECUADOREGNE-COLOMBIANE. SI FANNO RILASCIARE UN VISTO D'INGRESSO PER TURISMO E POI RIMANGONO IN ITALIA ANNI E ANNI, TANTO IN CASO DI BISOGNO E DI LAVORO CI PENSA IL VESCOVADO-CARITAS, SISTEMANDOLE/SEGNALANDOLE IN FAMIGLIE FACOLTOSE: OTTIME PER FARE ASSISTENZA A BASSO PREZZO. E CHI SI DIPLOMA IN INFERMIERISTICA SI TROVA COSI' A DOVER SPENDERE SOLDI E FATICA PER TROVARE UN POSTO DI LAVORO DI ASSISTENZA A DOMICILIO PER ESEMPIO. CON BUONA PACE DEL CCD AL GOVERNO (EX DEMOCRISTIANI) CHE CONTANO MOLTO PIU' DELLA LEGA NORD.
  • L'UNIVERSITA' REGALA I CORSI PER L'ASSISTENZA 
    GLI ANZIANI ALLE EXTRACOMUNITARIE, 
    E LI FA PAGARE INVECE AGLI STUDENTI ITALIANI 
    ISCRITTI AI CORSI PER INFERMIERE


    ORMAI LO DICE ANCHE CONFINDUSTRIA: L'ASSISTENZA AGLI ANZIANI LA FANNO LE EXTRACOMUNITARIE DI FAMIGLIA, CHE BISOGNO C'E' DI INFERMIERI E OPERATORI SANITARI ITALIANI?

    ECCO IL MODULO, IL PASSAPORTO REGALATO DALLO STATO ITALIANO PER REGOLARIZZARE L'ASSISTENZA AGLI ITALIANI, SENZA BISOGNO DI TITOLI DI STUDIO, COMPETENZE, ISCRIZIONI ALL'ASL ECC. L'ASSISTENZA AGLI ANZIANI LA FANNO LE EXTRACOMUNITARIE DI FAMIGLIA, CHE BISOGNO C'E' DI INFERMIERI E OPERATORI SANITARI ITALIANI?

    ORMAI LO DICE ANCHE IL VESCOVADO: L'ASSISTENZA AGLI ANZIANI LA FANNO LE EXTRACOMUNITARIE DI FAMIGLIA, CHE BISOGNO C'E' DI INFERMIERI E OPERATORI SANITARI ITALIANI? (Il Secoloxix - 23-7-02)

    ORMAI LO DICE ANCHE IL VESCOVADO: L'ASSISTENZA AGLI ANZIANI LA FANNO LE EXTRACOMUNITARIE DI FAMIGLIA, CHE BISOGNO C'E' DI INFERMIERI E OPERATORI SANITARI ITALIANI? (Il Secoloxix - 23-7-02)

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